Salute

Peperoncino e colesterolo: ecco cosa devi sapere

Il “controllo” del colesterolo non è qualcosa di fuori dal comune, ma al contrario condiziona la vita di milioni di persone, anche se non sempre viene percepito come un disturbo inerente ad una malattia, il valore che corrisponde al colesterolo alto non è quasi mai dovuto ad un singolo motivo, ed anche se spesso è il cibo ad essere culturalmente legato a questo valore, questo rappresenta una parte dei fattori incidenti. Alimenti specifici come il peperoncino sono molto divisivi, anche e soprattutto per il loro apporto sul metabolismo e sulla sensazione di “piccante”, ma sono molti a considerare questa forma di vegetali come importanti per la lotta contro il colesterolo.

Ma i peperoncini nella loro diffusa categorizzazione e tipologia, sono adatti a contrastare il colesterolo?

Ecco cosa sostengono le ultime ricerche.

Peperoncino, fa bene contro il colesterolo?

Anche se molti fanno uso di peperoncini soprattutto per una questione di fattore gastronomico, molti altri ne fanno uso per “solleticare” la propria resistenza al piccante.

Molti peperoncini contengono infatti capsaicina, detta anche capsicina, un alcaloide che stimola l’organismo dal punto di vista percettivo ed è la causa principale del tipico “bruciore” che è causato da una sensazione vera e propria di allarme: l’organismo infatti viene “ingannato” da questa sostanza e stimola alcuni ricettori del dolore che sono presenti nel cervello, dando l’idea di una sensazione di calore più o meno intensa.

Ma il peperoncino ha anche una importante antibatterica e vasodilatrice, risultando un ottimo rimedio per chi soffre di colesterolo alto, ma anche di problemi cardiaci: il colesterolo non va inteso come “fattore negativo”, ma corrispondente alla variante “cattiva” che è quella che inevitabilmente quando si trova in quantità considerevoli tende a depositarsi nella parte interna delle arterie.

Il peperoncino può rivelarsi un ottimo alleato in quanto la capsaicina che è presente riduce l’assorbimento del colesterolo ed indirettamente permette al colesterolo “buono” di smaltire quello “cattivo” attraverso il fegato, fortificando al tempo stesso i fasi sanguigni.

Questo è anche possibile in quanto le sostanze nutritive presenti nel peperoncino stimola la produzione di acidi biliari, che influenzano a loro volta il colesterolo.

Per questo motivo, il peperoncino ma nache i peperoni e tutta la “famiglia” di vegetali, corrispondono ad ottimi rimedi per contrastare almeno in parte questo valore, che è una delle cause principali di problemi circolatori, oltre che di malattie dell’apparato cardiaco.

Integrare i peperoncini nella dieta corrisponde a qualcosa di importante anche dal punto di vista digestivo.

Vincenzo Galletta

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