Salute

Il burro contiene glutine? Ecco la verità

Difficile definire tutte le potenzialità espresse dal burro in ambito alimentare, una sostanza composta prevalentemente da grasso animale, in quanto prodotto caseario dall’elevato potere nutriente, molto comune in numerose varianti in tutto il mondo, in quanto non esiste una sola tipologia di burro, proveniente dallo stesso animale e dalla stessa forma di preparazione. Il burro sta gradualmente ritornando almeno “nominalmente” e culturalmente tra gli alimenti “buoni” per la salute, dopo diversi decenni in cui l’immaginario comune lo aveva legato ad un alimento pericoloso per la salute, in particolare per la costituzione formata per l’appunto da grasso, individuato come “nemico” per il cuore, ma anche nocivo per altre forme di disturbi come ad esempio per i celiaci: ma il burro contiene glutine?

La “caccia al glutine” è oramai diffusa, anche se in realtà si tratta di un elemento considerabile non così fondamentale in numerosi alimenti, spesso viene eliminato o comunque non aggiunto dagli alimenti industriali semplicemente perchè una sempre più elevata percentuale di persone, quindi consumatori, si dimostra intollerante.

Ma il burro contiene glutine?

Il burro contiene il glutine? Ecco da cosa è composto

In realtà no, essendo un elemento di base naturale che viene aggiunto come “nutriente” agli alimenti sviluppati da cereali, quindi riso, grano, frumento, e tanti altri, risulta essere ancora molto comune in alimenti come la pasta i prodotti da forno.

Il burro anche “legalmente” non può contenere altro che grasso proveniente dall lavorazione del latte, attraverso lo stato di panna, ed una percentuale d’acqua, anche per questo non contiene glutine, non essendo necessario per l’utilizzo.

Come molti altri prodotti caseari quindi il rischio celiachia non è presente in coloro che fanno utilizzo comune del burro, che è un disturbo estremamente comune e diffuso, dalle origini non specifiche in un ruolo definito: in quasi tutti i casi risulta essere la conseguenza di intolleranze e predisposizioni genetiche che talvolta arrivano da “lontano”.

Il burro non è inoltre un alimento così pericoloso per il sistema circolatorio: diversi studi non hanno confermato evidenze particolari tra il consumo, comunque non eccessivo di questo alimento, non ha influenze dirette sul colesterolo essendo qualcosa di relatiamente semplice nella sua composizione, al contrario un compendio di burro in quantità non estreme (il limite medio è di 15 grammi giornalieri) può essere utile in fase nutriente e non è un alimento da sottovalutare, consumabile senza problemi anche dai celiaci, in quanto per l’appunto non contiene tracce di glutine.

Vincenzo Galletta

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