Salute

Mettere l’alloro nel ragù: ecco perché non devi farlo

L’alloro è una ormai celebre pianta che fa parte della grande famiglia Lauraceae sparsa nelle zone a clima mediterraneo e nota soprattutto come pianta aromatica da utilizzare in cucina per aromatizzare le carni, ma tale bel sempreverde esalta anche pregevoli caratteristiche salutari.

Greci e Romani lo ritenevanosacro ad Apollo, padre di Esculapio e ne utilizzavano le fronde per coronare poeti e condottieri, come rappresentazione di sapere e grandezza. Ancora oggi gli studenti che raggiungono la laurea, così come i poeti e gli atleti vittoriosi nell’antichità, vengono avvolti con una corona di alloro collocata sopra la fronte durante la laurea.

Mettere l’alloro nel ragù: ecco perché non devi farlo


Le foglie di tale pianta si possono cogliere in tutto il periodo dell’anno e non è arduo identificarle, difatti hanno una nota forma aumentata e un aspetto durevole e solido. Possono essere utilizzate sia fresche che essiccate, rispetto ai vostri gusti e delle necessità, queste sono fresche e posseggono un sapore più deciso.

Si possono poi prendere i rami, stringerli insieme alla base con un filo o uno spago e farli riposare all’ombra, in un luogo piacevolmente freddo, a testa in giù. Una volta secche, bisogna prendere le foglie dai rami e metterle in un barattolo di vetro chiuso a chiusura ermetica. Facendo ciò, in tale maniera si conserveranno per un anno.

Dell’alloro, per di più, si colgono e mantengono per bene anche le bacche. Le bacche di alloro, purtroppo però, non sono facilmente rintracciabili nei negozi ma, se avete voi la pianta in giardino, potete valutare quantitativamente a tentare di impiegarle per le vostre soluzioni.

Tale grande e longeva erba aromatica è utilizzata anche per condire in modo parecchio efficace l’aceto e per generare infusi e tisane da gustare nel corso delle serate fredde. Si impiegava tale grande pratica per rimuovere definitivamente l’acidità in divario del pomodoro e far essere il sugo più assimilabile.

Lo si impiega in alternanza delle foglie di alloro per il riscontro dell’appunto acidità. Detto ciò però non si può impiegare l’alloro esageratamente nel sugo perché potrebbe essere responsabile della manifestazione di alcune reazioni ostili di natura gastroenterica, causando nausea, stanchezza e mal di testa o di natura dermatologica, causando dermatiti da contatto nel caso il soggetto fosse disposto a tali tipi di allergia.

Ecco dunque perché l’alloro, pianta benefica e genuina per l’organismo, se messo in dosi eccessive nel sugo può comportare anche delle conseguenze più o meno gravi.

Cinzia Arienzo

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