Salute

Cosa accade a chi mangia formaggio brie avariato? Ecco la risposta

Un noto formaggio francese, il brie, è molto diffuso e apprezzato in tutto il mondo. Ha un sapore molto delicato ed è molto cremoso, per tale motivi molto apprezzato ed utilizzato in cucina.

C’è però da dire che essendo un formaggio abbastanza particolare non si è sicuri della scadenza. Infatti, spesso un formaggio se è andato a male lo notiamo dalla muffa presente su di esso, in questo caso però non è possibile perché esso viene fornito direttamente con la muffa bianca.

Si possono però usare altri metodi per capire, se effettivamente il brie sia andato a male o si può mangiare.

Cosa accade a chi mangia formaggio brie avariato? Ecco la risposta


La prima cosa da tenere in considerazione è che si tratta comunque di un formaggio a pasta molle e che quindi ha una durata ridotta e va a male prima. In ogni caso, anche se aperto, il Brie può durare anche due settimane, ovviamente però deve essere considerato nel modo giusto.

Presenta comunque una data di scadenza e i vari produttori consigliano di consumarlo entro tale data, così da godere a pieno del suo sapore. Il processo di maturazione continua anche dopo l’apertura del formaggio, infatti man mano va a perdere la sua consistenza originaria e va a cambiare anche il gusto.

Quindi è preferibile consumarlo entro due settimane, anche se avrà comunque un buon sapore se si consuma dopo.

Per una maggiore qualità e per farlo durare di più, esso va conservato in frigo, dato che temperature troppo altre potrebbero alterne il sapore e la consistenza. La confezione chiusa dura di più dato che garantisce le condizioni di conservazione ideali per questo tipo di formaggio.

Dopo l’apertura invece, bisogna utilizzare una carta cerata o pergamena in cui bisogna avvolgerlo, evitando sempre la plastica che potrebbe rovinarne il sapore.

Dunque, ricapitolando esso va consumato in breve tempo, ma in ogni caso, mangiare brie avariato non porterà a danni gravi. Ad esempio però, può portare ad una brutta intossicazione alimentare. In ogni caso, prima di consumarlo è meglio odorarlo, per capirne le condizioni.

Inoltre, si può guardare anche lo stampo che potrebbero cambiare colore e in tal caso meglio evitare di mangiarlo. Anche la muffa, di solito bianca, se diventa verde o blu è un segnale di deterioramento.

Se invece, l’esterno sembra normale, meglio tagliarne un pezzo e vedere se si è scolorito o è cambiata la consistenza solita. Per finire, come quasi tutti i cibi, anche il brie se andato a male, emana uno gradevole odore e in questi casi è meglio evitare di mangiarlo.

Cinzia Arienzo

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